Foue Lions (2011)

Foue Lions (2011)

QUALITA' DVD

 

 

 Un film di Christopher Morris. Con Riz Ahmed, Arsher Ali, Nigel Lindsay, Kayvan Novak, Adeel Akhtar, Benedict Cumberbatch, Julia Davis, Craig Parkinson, Preeya Kalidas, Wasim Zakir, Mohammad Aqil, Karl Seth, Danny Ashok, Ian Hughes, Jonathan Maitland, William El Gardi, Toby Longworth, Adil Mohammed Javed, Marcus Garvey, Will Adamsdale, Kevin Eldon, Alex MacQueen, Chris Wilson, Darren Boyd

Commedia, durata 94 min. -
Gran Bretagna 2010. – Videa – CDE
Uscita mercoledì 1 giugno 2011.

 

In un sobborgo inglese, il musulmano devoto Omar ha riunito una cellula terroristica per mettere a punto un sanguinoso attentato in nome della guerra santa contro una cultura corrotta e infedele. Del nucleo fanno parte, oltre ad Omar, il tonto Waj, il timido Faisal e l’inglese Barry, recentemente convertitosi all’islam e infiammato dalla passione del neofita. Nessuno di loro, però, è particolarmente esperto di esplosivi e di organizzazione militare. Anzi…
L’intenzione dichiarata è quella di fare sul tema del terrorismo moderno quello che Il Dottor Stranamore ha fatto sulla guerra fredda. Qualche volta, però, si fa miglior figura a stare zitti. Se si accantonano, invece, pretese come questa, decisamente fuori portata, si può dire di Four Lions che non è “una bomba” ma una scatola di petardi alcuni dei quali fanno effettivamente saltare sulla sedia.
Debutto cinematografico del creativo televisivo Chris Morris, avvezzo a far satira sull’informazione d’attualità, il film scaturisce dalla riflessione per cui anche il progetto criminale più atroce e assassino nasce e cresce nell’incontro tra menti umane, e perciò portate al facile deragliamento, e corpi umani spesso goffi e inadeguati. La farsa è già tra le righe, negli abiti, nei momenti di dubbio, nella dinamica del piccolo gruppo, ma l’operazione è coraggiosa: si scherza con una paura ancora accesa, con i morti del passato più prossimo, con minacce presenti.
Per buona parte della durata, il film è un oggetto realmente insolito: i protagonisti fanno e dicono cose che potrebbero apparire sopra le righe, se non fosse che la loro rabbia e la loro convinzione è estrema e non c’è alcun intervento registico che smorzi il tono o prenda le distanze, nessun in joke. Barry vuole far saltare la moschea per smuovere i musulmani moderati, più morti faranno meglio sarà, nella sua idea, per il futuro dei musulmani stessi, del loro peso politico; Omar ha una famiglia adorabile ma al pensiero di perderli non pare nutrire la minima pena, dà per scontato che non potrebbe farli più felici e orgogliosi che col proprio martirio; e così via: più che ad una ridanciana commedia demenziale ci viene chiesto di aderire ad una parodia nerissima di fatti plausibili ed inquietanti. A volte si riesce -non scoppiare a ridere è impossibile-, altre volte no, specie quando i protagonisti cominciano a morire, di propria mano, per totale stupidità. A questo punto, poi, è il film stesso che si rivela impacciato: mentre da una parte inaugura un’escalation nel segno della provocazione e della richiesta spinta allo spettatore, dall’altra si avvia verso un finale in cui l’ottica di Omar (quella che il film predilige) comincia a snebbiarsi e parte la corsa ai ripari. Si salvano dei momenti –i corvi di Faisal, il concitato dibattito su Chewbecca durante la maratona di massa- ma il resto si autodisintegra.


Streaming:  (NON DISPONIBILE)

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