Gesù è Dio
Cosa? Gesù non si è mai definito Dio. Proprio non ha mai detto questo di sé!
In nessuno dei vangeli si fa dire a Gesù una simile importante affermazione. Nemmeno in Atti e Lettere degli apostoli si conosce una Trinità, persino Paolo non osa fino a lì. Nessuna traccia, niente, nada, nicht, nothing, rien de rien! Predicava sì di avere una specialissima relazione con dio, dicevano ne fosse il figlio (ma si diceva anche di altri: nel VT di angeli e re, come nel mondo ellenico di eroi e pii uomini), ok, ma da lì a essere la divinità in persona ce ne passa!
Basta leggere la bibbia, eh!, suvvia: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio» (Lc 18,19), e «..perché il Padre è più grande di me» (Gv 14,28. Anche: Gv 20,30-31)..
Perché non ha detto «Signore e signori sì, io sono proprio Dio. Perché Dio è Uno e anche Trino, siamo Io, il Padre e lo Spirito Santo. Beccatevi questa. Domande?»?
Non sarebbe stato capito? Veramente era lì per questo. E gente pronta a credere, su cose così, non manca mai!
Mai chiaramente disse di essere Dio, né Una di ‘tre persone’.. ciò che troviamo sono accenni e allusioni interpretabili a piacere, concentrate soprattutto nel 4° vangelo, il più tardo (di almeno 60 anni dopo), nato lontano (nella comunità orientale dell’Impero) eintriso di una teologia sostanzialmente diversa frutto di progressiva idealizzazione e di contaminazioni culturali (perché offerta da Gentili ai Gentili), nell’intento di diffondersi e affermarsi fra gente avvezza a concetti simili. Per la mentalità pre-scientifica e superstiziosa del tempo, un tipo come Gesù poteva certamente suscitare la sensazione di essere un uomo di Dio. Ma mentre nei sinottici – e in particolare in Marco (il primo vangelo) – lo si fa parlare principalmente del Regno, quasi mai di sé e distinguendosi da Dio al punto da far persino dubitare avesse coscienza e desiderio di un suo ruolo centrale, solo nel 4° troviamo un Gesù che si compiace di definire sé stesso in senso ambiguamente super-umano. Fosse stato vero, difficile credere che i 3 vangeli precedenti avrebbero omesso una cosa del genere!
E.. se anche l’avesse detto? Che garanzie ci sono che dicesse la verità? Come l’ha provato in vita? In nessun modo soddisfacente e conclusivo, per essere un dio. La resurrezione? Ma fu risorto da Dio, nei vangeli è chiaro e tondo! Nemmeno i suoi miracoli, ammettendoli con l’audacia di chi non ha le prove, ne fanno più di un tizio strano con un superpotere (e infatti più o meno questo si diceva degli altri guaritori, all’epoca). Forse è per questo che non lo disse, ovvero che non glielo fecero dire mentre imbastivano i vangeli: sarebbe stata una responsabilità troppo grossa, e prove decisive dovevano darsi, meglio tenere tutto sul confuso, così che la verità fosse marionettabile a piacere con la scusa che tanto serve la fede..
Ancora oggi continuano a nascere religioni e sette per mezzo di ‘testimonianze’, ‘esperienze’, interpretazioni ‘ispirate’, libri ‘sacri’, sedicenti ‘vicari’ e ‘visioni divine’.. Sempre lo stesso meccanismo: le stesse esigenze, la stessa fede, le stesse inconsistenti – inesistenti – prove.
Se un credente in altro dio ti venisse a dire lo stesso, con lo stesso tipo di dimostrazioni,gli crederesti? Prenditi un momento per rifletterci.
Ma allora chi tira fuori questo dogma, bada bene un dogma fondamentale, e quando? Forse un apostolo che sapeva? Forse la mamma, che Gesù era troppo modesto? Non so, Dio in persona? Nooo: un pugno di religiosi riuniti in concilio quasi 300 anni dopo Cristo!
Il concilio fu convocato a Nicea dall’imperatore Costantino proprio allo scopo di affermare la verità di fede di Gesù come Dio. Infatti, fra le altre interpretazioni che nacquero fin dalle prime comunità post-pasquali, in quel periodo andava forte quella di un prete, Ario, che riteneva che Dio fosse così fico che non poteva essere composto da altre persone in contemporanea. Non ti dico il putiferio: c’era chi difendeva idee opposte, e benché né gli uni né gli altri avessero mai avuto prova alcuna, erano tutti lì che discutevano su chi aveva capito meglio, accusandosi a turno di eresia. Il concilio, allora, stabilì ‘definitivamente’ che Gesù e Dio erano della stessa sostanza, e, solo più tardi (381 EC, concilio di Costantinopoli), vi si aggiunse lo Spirito Santo. Tre secoli e mezzo dopo Cristo, si ebbe di colpo un dio fatto di tre.. persone, non so come dire, un trittico, una diottria, uno stridio.. la cosiddetta trinità. La principale verità – il principale mistero – del cristianesimo vide la luce non per l’annuncio del protagonista, ma proprio per la mancanza di esso,grazie al vantaggioso patteggio fra l’astuto imperatore e l’avido clero cattolico. Storica occasione per entrambi di rafforzare il proprio potere politico e sociale a scapito del messaggio cristiano originale e di tutte le altre visioni religiose dell’Impero, ora duramente oppresse per ‘eresia’, al culmine di una evoluzione teologica passata attraverso tre secoli di controversie, contaminazioni e interpretazioni, che ebbero per naturale oggetto la mitizzazione del maestro.
Ma dico io: se né Gesù né tantomeno Dio hanno puntualizzato di essere la stessa cosa, è facile che non lo siano; o ce lo avrebbero detto chiaro e tondo, invece di lasciare a peccatori e teologi la chance di pannocchiare tonnellate di pensieri personali uno meno ispirato dell’altro, no?
Interpretare a forza passi vagamente simili può essere stimolante.. ma prendere certe deduzioni per vere è un salto nel buio! Farne un dogma è azzardato! Dài, che poi i fedeli ci credono..
Sia stato davvero una grande persona (saggio, guaritore, innovatore, ..), perché non scegliere i suoi messaggi più felici – e poi anche quelli degli altri grandissimi maestri della storia – adattarli dove serve, farli nostri dentro e viverli..? Basterebbe, funzionerebbe? Certo! Possono reggersi da soli senza obbligare all’adorazione del messaggero, e all’identificazione con esso? Naturalmente! Vanno scomodati gli dèi a loro garanzia? Niente affatto! Dobbiamo per forza essere anche ‘salvati’? No, questa è un’idea extra, allestita per farci sentire sbagliati e sperare a oltranza..
Certo invocando autorità divina tutto sembra più fantastiglioso.. e forse allora aveva una sua utilità, ma oggi? A mio avviso è la maturità, non più la convenienza, la paura o il desiderio, che deve decidere.